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lunedì 22 maggio 2023

Sonetto - Da qualche Parte, in Tutto il nostro Mondo

Io sogno poterti ancora incontrare,

da qualche parte, in tutto il nostro mondo -

o il mio - tu, dolce essere vagabondo,

come una rondine vola sopra il mare.

 

Oh Dea!... Ma che resta se non sognare

e null’altro, se non un girotondo

danzato tra sogni e immagini care -

per fermarli - e il cuore meditabondo?...

 

Io sogno vederti ancora passante

sotto la finestra dei miei occhi schiusi,

per un attimo che sembra infinito.

 

Ma dentro il cuore sofferto e ferito

quest’incontro fuggi ormai e più non scusi.

Non è che l’illusione d’un istante.

Dipinto ritrattistico di Gaston Bussière (1862-1928), Isotta, la Principessa celtica (Isolde: la Princesse celte), Romanticismo, Tardo-Romanticismo, Accademismo, Pre-Simbolismo, Simbolismo francese, 1911. Olio su Tela, Dimensioni 117,0x90,0 cm. Collezione presso il Musée des Ursulines, Mâcon (Francia).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì XXII Maggio AD MMXXIII.

lunedì 27 febbraio 2023

Serata di Pioggia alla Fine di Febbraio

O sera, tu che piovi, dimmi.. forse

la Primavera ad annunziare vai

a pianto simile. Ti odo!... Non stai

che sussurrando. Forse.

 

Vai discorrendo. Dialoghi con me.

Siam seduti all’arcolaio di un fiore.

Senti?... Sta per sbocciare nel dolore

della tua terra umida… Perché?...

 

Sta per nascere sotto la grondaia.

Allora io sarò qui per compatire

il suo naufragio e il reciproco ordire

di tante lagrime, per la grondaia.

 

Ma là fuori è buio, ancora è il buio. Ritorna

quella mestizia dell’inverno. Torna

Persefòne nell’Ade.. l’Infinito

nelle nebbie, ritorna.. l’Infinito

che piange per me innumerevoli onde

di piogge vagabonde.

Dipinto di Artista tedesco sconosciuto, La Piazza della Città in un Giorno di Pioggia (Der Burgplatz an einem Regentag), Realismo, Pre-Impressionismo, Impressionismo tedesco, 1900 circa. Olio su Tela, Dimensioni 38,0x46,0 cm. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì XXVII Febbraio AD MMXXIII.

domenica 22 gennaio 2023

Alla Natura

Apro gli occhi. Vorrei sognare ancora,

far della veglia un’unica visione.

Raccontami la tua dolce canzone!

Se sei la sera, io voglio udirla ancora.

 

Se sei la Luna, mi canterai un canto

su uno spartito dalle note bianche

che brilla sulle ramora un po’ stanche;

se sei tu, sarai invece un dolce incanto..

 

sì, sarai un che di mistico e profano,

o d’angelico, ma terreo e infernale,

sarai qualcosa di oro e di lontano,

un gemito per la mia ombra iemale,

 

e per il Sogno stesso... Ora sei tu.

A volte torni alla mia mente astratta,

o al mio cuore tremante, o alla gioia matta

d’un anelito fugace. Sì, tu!

 

Avrò vita dalla tua stella ignuda!

poi che mi provochi incensi d’Amore…

Copriti! Vèstiti! È ignudo il tuo cuore.

Ossèrvati!... Sei come una Dea ignuda.

 

Piccola Musa!... Vieni con me al campo

alluminato dal fiore del grano,

per guardare insieme nel cielo il lampo

del Sole. Sì, egli matura quel grano.

 

Matura le cornacchie nere e il nero

della terra già arata e della terra

smossa e dell’orizzonte che ci serra…

Com’è bello e dolce il suo sguardo nero!

 

E il tuo..! Vieni: cantiamoci parole!

Ma promettimi che rivedrò presto

la tua nuova Primavera e il tuo Sole.

No: non tramonteremo così presto!...

 

Apro gli occhi. Vorrei sognare ancora.

Ma il tempo dei Sogni, così, è finito.

Ero con te nell’Eterno. M’accora

questo mio mondo piccolo e infinito.

Illustrazione di Michail Aleksandrovič Vrubel' (1856-1910), Serafino per un Poema di Alexander Pushkin, Tardo-Romanticismo, Pre-Simbolismo, Simbolismo, Post-Impressionismo russo, 1905. Tecnica degli Acquerelli e della Matita su un Foglio, Dimensioni sconosciute. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Domenica XXII Gennaio AD MMXXIII.

mercoledì 11 gennaio 2023

Sonetto - L’Onere del Silenzio

Spesso rimpiango d’aver fatto il muto.

Eppure, l’ansia del cuor m’era forte,

fu immane il senso dell’onor perduto,

e io spaurii della Vita e della Morte.

 

Pur or ti sogno, accordando il lauto..

e, chiamando per nom le labbia assorte

del tuo viso, io così oppresso e abbattuto

ti richiamo. Tornate indietro, oh attorte

 

spemi del tempo passato e confuso!...

Ma nulla può tornar e terra e Luna,

in questa Notte cieca senza stelle.

 

Così è la storia di un idiota illuso,

che tanto piagnucola all’idea impura

che per amar si dêe essere ribelle!

Dipinto di Tranquillo Cremona (1837-1878), La Lettrice, Romanticismo, Tardo-Romanticismo, Pre-Simbolismo, Pre-Impressionismo, Divisionismo italiano, Scapigliatura milanese, Data non precisata, Seconda Metà del Secolo XIX. Olio su Tela, Dimensioni 105,0x85,0 cm. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì XI Gennaio AD MMXXIII.

sabato 31 dicembre 2022

Preludio romantico al Te Deum

E vago tra i lumicin de’ la chiesa,

e tra gli incensi del Dio cristïano;

lamenterò con l’Anima sospesa

un canto gregoriano.

 

E l’anno vecchio e il nuovo anno e il gentil

ricordo e il ricordar amaro a voce:

siam tutti figli insani dell’april

d’una romita Croce.


E del cuor la bestemma e la bestemma

del mio labbio e il nom proibito invan detto,

e l’Io Sono d’una non nata gemma,

e il suo perdono aspetto.

 

E la grazia e il mio peccato e il peccato

dell’orbe e il fango di Dio e il fango d’uomo,

m’hanno inquisito e m’hanno condannato

poi che io sono un atomo.

 

No! Non disperar Salute, oh alma mia!...

Vedi appeso quel viso in Croce e morto?...

Quel Dio lodiam ché questa è sol la via

per essere risorto!

 

E vago ancor tra i lumin della chiesa

e prego il Dio vicino e il Dio lontano.

Odi, oh Iddio, la mia speme e la mia offesa

in canto gregoriano!

Dipinto di Viktor Michajlovič Vasnecov (1848-1926), Il Giudizio Universale, Tardo-Romanticismo, Accademismo, Pre-Simbolismo, Simbolismo religioso russo, 1904. Olio su Tavola, Dimensioni 690,0x700,0 cm. Collezione presso il Museum of Architecture and Art, Vladimir (Federazione Russa).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Sabato XXXI Dicembre AD MMXXII.

venerdì 30 dicembre 2022

Fuochi d’Artificio per l’Anno nuovo

Giace una fila d’augelletti morti

da poco nati. Attendevan soltanto

l’arrivo della nuova Primavera.

Dipinto di Gaston de La Touche (1854-1913), Cena al Casinò, Impressionismo, Tardo-Impressionismo, Post-Impressionismo francese, 1903. Olio su Tavola, Dimensioni sconosciute. Collezione presso il Dayton Art Institute, Dayton, Ohio (Stati Uniti d'America).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Venerdì XXX Dicembre AD MMXXII.

domenica 13 novembre 2022

Sonetto - Come Foglie di Edera

Io sono un’ellera amica e spasmante

che si arrampica sopra i sogni illusi

e che ha le radiche in terra e i confusi

fogliami al ciel della Luna brillante.

 

Io sono un’ombra ruggente e raspante

ma con dei desideri un po’ delusi

e con gli occhi söavemente chiusi -

per sognare - come fa Anima orante.

 

Sono una pianta di quelle feroci

che assaltano gli spalti e i muriccioli

per ghermire uno stral di tenue stella.

 

Son solo sogno tra sogni precoci,

ellera ebbra di gelidi rosoli,

qual cuor ruggente che già si ribella.

Dipinto di Tranquillo Cremona (1837-1878), Ritratto di Alfredo Catalani - L'Edera, Romanticismo, Tardo-Romanticismo, Accademismo, Pre-Simbolismo, Simbolismo, Divisionismo italiano, Scuola della Scapigliatura Milanese, 1878. Olio su Tavola, Dimensioni sconosciute. Collezione presso la Galleria Civica di Arte Moderna e Contemporanea, Torino (Italia).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Domenica XIII Novembre AD MMXXII.

Sonetto in Dolce Stil Novo - Fiore d'Autunno

Fior dell’Autunno ancor di Primavera,

tanto söave sei nel tuo sorriso

che mi rimembri di colei il bel viso

che presto è tramontato in vêr la sera.

 

Allor all’anima mia che or dispera

mi porti uno sperar di Paradiso,

dacché ancora son di colei conquiso,

che la prego cantando una preghiera.

 

Amor non ama Amor che tace tanto,

ma dalle labbia sempre parlò il foco

che a lei parlava e al cuore come al vento.

 

Amor chiamai allora l’incantamento,

ma come mesto sogno visse poco,

e il Paradiso mi divenne pianto.

Dipinto di Tranquillo Cremona (1837-1878), Lo Studio, Romanticismo, Tardo-Romanticismo, Accademismo, Pre-Simbolismo, Simbolismo, Divisionismo italiano, Scuola della Scapigliatura Milanese, 1870-1872. Olio su Tavola, Dimensioni 116,5x100,5 cm. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Domenica XIII Novembre AD MMXXII.

sabato 12 novembre 2022

Sonetto - A una Stella d’Autunno

Al chiaro dell’Autunno silenzioso

mi manca il volto della Luna bianca,

e a quell’assenza anche un’altra si affianca,

quella del tuo sorriso premuroso.

 

Allora come un senso portentoso

l’Anima triste dolendo mi stanca;

quest’è una doglia orrenda che m’abbranca

fino all’ora notturna del riposo.

 

Perché sei andata via, piccola stella?...

Oh cerula Musa della mia penna?...

Tu, dunque, perduta; tu, dunque, smarrita.

 

Ed eri dolce, eri amica, eri bella,

come adesso la Luna che mi accenna:

non c’è più gusto d’amare la Vita.

Dipinto di Edmund Blair Leighton (1852-1922), Il Vinto (Vanquished), Romanticismo, Tardo-Romanticismo, Accademismo, Pre-Simbolismo inglese, Scuola della Confraternita dei Preraffaelliti, 1884. Olio su Tavola, Dimensione 51,4x76,8 cm. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Sabato XII Novembre AD MMXXII.

martedì 25 ottobre 2022

Arriva Novembre

Fior di Novembre, nebbia e crisantemo,

dai petali melanconici e bianchi,

sta sovvenendo il tuo confine estremo,

i campi sono spogli i rami stanchi,

stanche le foglie leggere, le sole

che cantano tramontando parole,

e stanco è il camposanto dal recinto

che istiga pianti, che suscita noia..

stanca la gioia

come nel buio di un pallido dipinto…

 

Tu sempre fiore novembrino e scialbo,

e che senti il suono delle campane

e delle vane

terre, dei necrologi e della Morte,

sei arrivato a bussare a queste porte..

sei arrivato a intristire il nuovo Autunno

a farmi camminare sul fogliame,

l’ossame delle terre solitarie

e dei defunti le nauseabonde arie.

Dipinto di Hans Holbein il Giovane (1497-1543), Gli Ambasciatori, Rinascimento, Tardo-Rinascimento tedesco, 1533. Olio su Tavola, Dimensioni 206,0x209,0 cm. Collezione presso la National Gallery, Londra (Regno Unito).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Martedì XXV Ottobre AD MMXXII.

venerdì 5 agosto 2022

Madrigale - Agosto misto di Sole e Mistero

Agosto misto di Sole e mistero,

sei come canto di voce lontana;

canta dal tetto nero

la rondine gitana.

 

E canta la rondinella perché

sa di partire e partirà ben presto,

e senza stormi c’è

già quasi un ciel sì mesto.

 

Ultimo istante d’Estate e di fuoco,

attimo estremo di sere più chiare,

tu mi riporti il giuoco

degli scogli e del mare.

 

Così in cotanta brevità e in tante ombre

sei tu alfin che tramonti, o caro Agosto,

e brinderemo un dì sulle tue tombe

qualcosa simile a veleno e mosto.

Dipinto di Sir John Everett Millais (1829-1896), Ophelia (Dettaglio del Dipinto originale), Tardo-Romanticismo, Accademismo, Pre-Simbolismo inglese, Scuola della Confraternita dei Preraffaelliti, 1852. Olio su Tela, Dimensioni 111,8x76,2 cm. National Gallery of British Art (Tate Britain), City of Westminster, Londra (Regno Unito).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Venerdì V Agosto AD MMXXII.

mercoledì 3 agosto 2022

Madrigale - Intreccio Rami in Ghirlande e Corone

Intreccio rami in ghirlande e corone;

ecco, oh Agosto, la mia gioia sorridente,

la mia devozïone

per l’Estate morente!

 

E siedo sulla panca ad aspettare

gli stormi che volan via, per le dune,

mentre vedo sul mare

brillar di mille Lune.

 

E siedo e aspetto, e invecchio e amo e sprezzo,

vedo il tramonto e odo un che come di doglia,

nel cuore sento un vezzo,

sono cadente foglia.

Dipinto di Edmund Blair Leighton (1852-1922), L'Ostaggio (The Hostage), Tardo-Romanticismo, Accademismo, Pre-Simbolismo inglese, 1912. Olio su Tela, Dimensioni sconosciute. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì III Agosto AD MMXXII.

venerdì 20 maggio 2022

Credo nella Notte onnisplendente

Io credo al fascino della Notte e delle

ombre e della Luna quando da pallida

maschera splende; e credo a tante stelle

adamantine e all’Estate e alla calida

preghiera delle rane addormentate,

dei fiori e delle cicale risonanti,

dei vecchi spirti e delle vecchie Fate,

e delle ore che vanno sempre avanti

e che si dispongono nello spazio

di molti Sogni a portar l’antelucano

attimo dell’aurora e dello strazio

dell’abbandono del Sogno lontano,

il qual nell’eterno oblio ora discende.

Ma credo sempre alla Notte e a una nube

nera che tempestosa e cieca pende

a generar tempeste dal suo pube,

dal suo ventre, dal suo occhio adulterino

che m’affattura come una malia

d’una incantatrice danzante fino

al limitar sperduto della via

e della piazza. E credo alla gemente

voce della timida mia coscienza

che aspetta che le luci sieno spente

per esplodere più libera e senza

catene e senza prigioni per dire

ai Sogni le parole mai profferte

e sognare.. vagare, attendo.. e udire

il sonno del corpo rimasto inerte.

E credo nel risveglio, dopo l’alba,

per dolère con il nuovo chiarore

di questa Vita miserrima e scialba

rimasta senza Muse e senza Amore.

Dipinto di Antonio Ambrogio Alciati (1878-1929), Spasmo, Tardo-Romanticismo, Scapigliatura, Simbolismo italiano, 1907. Olio su Tela, 150,0x160,0. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Venerdì XX Maggio AD MMXXII.

martedì 15 marzo 2022

Sonetto - Oh Ombra.. supplicata Ombra.. Ombra piccina

I. Oh ombra.. supplicata ombra.. ombra piccina

di un ramo: oggi è forse la Primavera?...

Te lo chiedo perché vedo una spina

che accompagna una rosa un po’ leggera..

 

un fiore, e vedo una donna divina

rifiorir di mandorli.. e odo la sera

che cinguetta: la rondine vicina;

e te lo chiedo perché.. è una preghiera..

 

la preghiera di un’Anima meschina

che sogna.. e sogna e poi sognando spera.

 

Ombra di un ramo piccolo e indifeso

lungo la mäestà del verno stanco,

lungo le pietre del vecchio fienile..

 

ombra dal corpo leggero.. sospeso!...

Già ti delibo, fiorellino bianco,

in un sogno che vola e chiama aprile.

 

II. Oh mia ombra! Questi sono gli occhi rosa

della Natura che si sveglia e gira,

i persici fioriti per la sposa

che attende i biancospini e che sospira,

 

i Soli della leggiadra mimosa,

il primo stormo.. lo stormo che vira..

e che dice: “Sei mia, terra gioiosa!...

Sì!.. sarai sempre mia, sotto la pira

 

del Sole che m’allumina e s’aggira.

Mia, dopo l’Africa, erma e silenziosa!”.

 

Anch’io lo dico: siete miei, amati occhi,

rosei d’aurore invitte.. rosei di ombre

soleggiate, irradiate sopra il Nulla

 

dell’inverno.. siete miei, piccoli fiocchi,

bianchi come ora sono le colombe,

come i sorrisi della mia Fanciulla.

 

III. Ombra! Ora per la prima volta sento

quasi che sono vivo e sono umano

e sono dentro il Mistero del vento

che mi trascina in un Sogno lontano,

 

e in te mi specchio e vo intorno e vo lento,

tenendoti ben stretta nella mano,

Natura e atòmo avvinti, è il torneamento

dei primi fiori, del fior che è il guardiano

 

di questa Primavera già alle porte -

e della nostra Primavera! - e delle

persiche e dei melograni fecondi.

 

E mi disperdo nell’incerta Sorte,

oltre orizzonti eterni, oltre le stelle,

vivo, oh terra, nei tuoi solchi profondi!

Fotografia dell'Autore stesso, Corone di Fiori rosei, Domenica XIII Marzo AD MMXXII.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Martedì XV Marzo AD MMXXII.