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lunedì 2 gennaio 2023

Tra la Pioggia

Passeggio nel cuor della pioggerella

e piovono le nebbie e piove il tetto

e la Luna, di lei bianca sorella -

anch’essa - piove, nel dolce suo aspetto

 

di matrigna per le luci serali.

Poi, nel tramonto, mi confondo e svengo.

Così mi risvegliai sotto i fanali

della via solitaria… E mi ritengo

 

confuso e mi ritengo triste. So

che, quando viene sera, apro l’ombrello

e mi riparo dai Sogni cadenti.

 

So che interiore alla pioggia non può

che esserci e star nascosto un che di bello:

gioia e dolor de’ nostri cuor ruggenti.

Dipinto di Ludvig Munthe (1841-1896), Il Teatro di Città e il Viale (Stadttheater und Alleestraße), Tardo-Romanticismo, Pre-Impressionismo, Impressionismo norvegese-tedesco, 1891. Olio su Cartone, Dimensioni 103,5x80,5 cm. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì II Gennaio AD MMXXIII.

giovedì 22 dicembre 2022

Inverno

Presto è sera, ed è il tramonto iemale,

è il racconto di tante foglie, di ombre,

ed è la Notte,

ed è la vecchia mestizia di stelle

nascoste, ed è la Luna moribonda,

ed è un altro anno che passa e che fugge

e che rugge,

ed è il sonno perpetuo delle foglie

e il dolore dei rami e la soffranza

delle gemme, dei prati e degli stagni,

ed è sempre più buio…

 

Io so che i lumi dei negozi vogliono

sostituire il Sole, che il solstizio

è una fola per pargoli assonnati,

che le campane

suonano i trilli di una neve stanca

che fatica a discendere

e che, per qualche mese, il regno oscuro

della Notte sarà molto più vasto

regalando molte ore ai nuovi sogni.

 

 

Ma oggi in mezzo a tante nebbie silenti

è quasi un incanto di gioia e di luce..

oggi, è quasi Natale.

Dipinto di Julius Sergius von Klever (1850-1924), Atmosfera invernale con Alberi e Rami, Tardo-Romanticismo, Accademismo, Pre-Impressionismo, Realismo paesaggistico russo-lituano, 1914. Olio su Tavola, Dimensioni 158,0x102,0 cm. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Giovedì XXII Dicembre AD MMXXII.

venerdì 9 dicembre 2022

Crociata invernale

Fa freddo. Voglio indire una Crociata

alla nebbia tremenda ottenebrata

e innamorata

della neve, del Sole smorto e pallido,

del sonno profondissimo, del vespro,

dell’illusione, dell’incubo callido

e dell’inverno.

 

Liberate l’orizzonte blasfemo,

veleno per i cuori che contemplano

i misteri proibiti dell’Etterno!...

Che gli occhi del Pöeta vagabondo

possano rivedere il cielo, il mondo,

e il sepolcro dei valichi lontani..

ascoltare le sue orecchie i richiami

della pianura coperta di Luna,

della Luna ricoperta di neve!

Fotografia dell'Autore stesso, Massimiliano Zaino Di Lavezzaro, Mistero di Alberi nella Nebbia, Mercoledì VII Dicembre AD MMXXII.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Venerdì IX Dicembre AD MMXXII.

mercoledì 23 novembre 2022

Ermetismo romantico - Così soglio parlare alla Nebbia

e quando i tuoi capelli scivolavano

intorno alla mia notte vagabonda,

e quando perdevi attimi di vita

per annodare trecce alle mia labbia,

e quando dovevo baciarti una ciocca

da vestimento al tuo sorriso scialbo,

era allora che ti chiamavo nebbia

sogno alito oblio

incantamento della sera scura

regina dell’Autunno addormentato,

signora dell’Inverno, madonna Ombra,

perdutamente bianca

perdutamente mia

Dipinto di Edwin Austin Abbey (1852-1911), O mia Signora, dove state andando? (O Mistress mine, Where are Thou roaming?), Tardo-Romanticismo, Accademismo, Pre-Simbolismo statunitense, 1899. Olio su Tavola, Dimensioni 156,1x246,4 cm. Collezione presso la Walker Art Gallery, Liverpool (Regno Unito).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì XXIII Novembre AD MMXXII.

lunedì 24 ottobre 2022

Sonetto senza Rime - La mia Stagione preferita

La mia stagione preferita è Autunno,

perché è la più melliflua e la più triste..

perché mi piace vedere le foglie

riflettere d’oro scialbo le stelle,

 

come tanti tintinni luccicanti

che si spengono poi sopra la terra..

perché è bello tentare di conoscere

le ombre di sera quando c’è la nebbia

 

e sognare.. sognare nel suo grembo,

o porgere una disfida al suo muro

invalicabile e smorto… Oh Autunno!...

 

Io mi perdo nel rosso dei tuoi rami.

M’è dolce la vendemmia e dolce è il giorno

più triste: il giorno dei gelidi Morti.

Dipinto di John Atkinson Grimshaw (1836-1893), Riflessi sul Tamigi presso Westminster (Reflections on the Thames, Westminster), Romanticismo, Tardo-Romanticismo, Pre-Simbolismo, Pre-Impressionismo, Realismo paesaggistico e urbanistico inglese, 1880. Olio su Tavola, Dimensioni 76,2x127,0 cm. Collezione presso la Leeds Art Gallery, Leeds (Regno Unito).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì XXIV Ottobre AD MMXXII.

martedì 18 ottobre 2022

Nella Nebbia

Un ramo che si spezza calpestato

da qualche cosa delle foglie o della

pietra.. un lamento simile a latrato

di una bocca di silenziosa stella

o anche, davvero, di un lupo vorace..

il picciòlo reciso va per terra,

uno scoppiettio come d’una brace,

la caccia come selvatica guerra.

 

Il tronco freddo della quercia stanca

fa da monito al bivio appena scorto..

un sasso che si slancia nello stagno,

un tonfo da far venir la päura,

una bava putrida ovunque si imbianca

nell’orizzonte tacente e rimorto.

 

Quel senso di pesantezza al respiro,

il naso gocciolante.. ammalaticcio,

la bava bianca.. spessa che va in giro,

la castagna che dorme nel suo riccio,

il luccichio di luci scialbe, scure,

di tremule lanterne e di città..

chiome di querce sante, illuse.. impure…

 

Eccomi! Per sempre perduto.. buio,

nelle tenebre della fitta nebbia!

Dipinto di John Atkinson Grimshaw (1836-1893), Viale al Chiaro di Luna (A Moonlight Street), Romanticismo, Tardo-Romanticismo, Pre-Simbolismo, Pre-Impressionismo, Realismo paesaggistico e urbanistico inglese, 1874 circa. Olio su Cartoncino, Dimensioni 55,0x43,5 cm. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Martedì XVIII Ottobre AD MMXXII.

giovedì 13 ottobre 2022

Strofe saffiche - Elegia di una Serata d’Ottobre

C’è sempre ancor più nebbia intorno a me,

di sera. Le luci lontane spente.

Le vie passeggiano per le città

dormienti e lente.

 

C’è il vento che saltella per i campi,

qualche fanale che stride nel buio,

con i deboli suoi occhi, con i lampi..

con il silenzio…

 

C’è nel mio cuor la brama di sorridere;

ma la tristezza delle foglie secche

strappate dalle ramora, per terra,

trionfa su tutto.

 

Oh mesto pavimento marcescente!

Figlio del legno nativo e del lutto!...

Le tue piante non hanno più ghirlande,

non hanno fiori..

 

ma è l’ora della castagnata a cena,

del mosto e degli acini e dei sapori

di funghi. C’è come un’ora di sonno

ma mille ore di sogni.

Dipinto di John Atkinson Grimshaw (1836-1893), Presenza di Navi a Clyde (Shipping on the Clyde), Romanticismo, Tardo-Romanticismo, Accademismo, Pre-Simbolismo, Realismo paesaggistico e urbano inglese, 1881. Olio su Tavola, Dimensioni 30,5x51,0 cm. Collezione presso il Thyssen-Bornemisza National Museum presso il Museo del Prado, Madrid (Spagna).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Giovedì XIII Ottobre AD MMXXII.

lunedì 10 ottobre 2022

Ode anacreontica - Vanità

Vanità degli spegli

sempre ti afferra il seno,

come orrido veleno,

negletta gioventù.

 

È tempo delle nebbie,

dell’Autunno, di Ottobre,

Vanità ti ricopre,

quel che fosti or non più.

 

Piangi su guance bianche,

disfiora le tue rose,

il vero ti nascose

quel tempo che già fu.

Dipinto di Sir Frank Bernard Dicksee (1853-1928), Lo Specchio (The Mirror), Tardo-Romanticismo, Accademismo, Pre-Simbolismo, Simbolismo inglese, Epoca Vittoriana, Scuola della Confraternita dei Preraffaelliti, 1896. Olio su Tavola, Dimensioni 95,3x118,1 cm. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì X Ottobre AD MMXXII.

Ode anacreontica - Ottobre di Nebbie

Fumo di nebbie il giorno

irradia sopra i tetti,

ombre di maledetti

attimi e di sospir.

 

Io qui mi credo nelle

più spaventose fole,

senza sguardi di Sole,

per calmarmi e dormir.

 

E bevo un vino amaro,

fatto di acini impuri,

vedo al di là dei muri

più nebbia comparir.

 

O nebbia atroce e bruta!

Sei il Nibelungo etterno,

sei Genio dell’Inferno;

sei ora del mio soffrir.

Dipinto di John Atkinson Grimshaw (1836-1893), Il Parco di Stapleton, vicino a Pontefract (Stapleton Park, near Pontefract), Romanticismo, Tardo-Romanticismo, Accademismo, Pre-Simbolismo, Realismo paesaggistico inglese, Epoca Vittoriana, 1877. Olio su Tavola, Dimensioni 30,0x44,5 cm. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì X Ottobre AD MMXXII.

lunedì 3 ottobre 2022

Sonetto senza Rime - Orfeo

Ade, signore dei sogni di sera,

così crudele sei che seppellisci

per sempre la mia Euridice nel seno

delle tue ombre neglette?... Rispondimi!

 

No.. taci! Perché.. perché ancor voltarmi

indietro a quelle nebbie amate, simili

a donna?... Questa è sempre la follia

che mi accomuna ai visionari!... Tremo.

 

Vorrei strappare quelle mani bianche

alla crudele sepoltura, dove

il mio cuore medesmo le hanno spinte.

 

Ah, se ben ti facessi ancor riemergere

dal mare solitario dei miei sogni..

per voltarmi indietro e svanir con te!

Dipinto di John William Waterhouse (1849-1917), Le Ninfe ritrovano la Testa di Orfeo (Nymphs Finding the Head of Orpheus), Tardo-Romanticismo, Accademismo, Pre-Simbolismo, Simbolismo inglese, Epoca Vittoriana, Scuola della Confraternita dei Preraffaelliti, 1900. Olio su Tavola, Dimensioni 149,0x99,0 cm. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì III Ottobre AD MMXXII.

giovedì 29 settembre 2022

Sonetto - Ultime Ore pomeridiane

La nebbia è alla finestra e bussa osando

al vetro opaco, fragile, leggero,

come è anche quella foglia che sta andando

lì per terra, cadendo su un sentiero.

 

È quasi sera. Intanto, sen va urlando

il vento che del Sol trascina il cero -

pallido e morto - che sta tramontando

nel pomeriggio diventato nero.

 

Attendo.. aspetto.. qualche stella bianca

splenderà, forse, sulla nebbia folta

e si farà vedere ai miei occhi in pianto.

 

Attendo.. aspetto.. e non altro m’abbranca

se non una noia di tristezza avvolta

ché tutto è nebbia, come il sogno è infranto.

Dipinto di Edwin Austin Abbey (1852-1911), La Scena della Recita dell'Amleto (The Play Scene in Hamlet, Act III, Scene 2), Tardo-Romanticismo, Accademismo, Pre-Simbolismo, Simbolismo statunitense, 1897. Olio su Tavola, Dimensioni sconosciute. Collezione presso la The Yale University Art Gallery, New Haven (Stati Uniti d'America).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Giovedì XXIX Settembre AD MMXXII.

lunedì 21 febbraio 2022

Nel Pomeriggio il Buio dell’Inverno

Si spegne adesso la Luna soffusa,

la falce sorridente.. questa Luna

del Sole dentro il mare congelato

dell’inverno stanco.

 

Così dalle spumanti onde del ghiaccio

riemergono come sogni assopiti

le bianche nebbie del luccichio nero

del pomeriggio che volge alla sera

il Destino.

 

Poi si alza un po’ di vento senza più

respiro per se stesso, senza tregua..

leggero.. leggero,

un vento che ora quasi va ghermendo

il mio medesimo fiato, uno schiaffo

simile a una carezza ai miei capelli

scompigliati.

 

E ritorna la nebbia ad annerire

nel Tramonto l’orizzonte infinito.

Fotografia dell'Autore stesso, Ingresso con Archi di Alberi, Domenica XXI Febbraio AD MMXXII.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì XXI Febbraio AD MMXXII.


sabato 19 febbraio 2022

Idillio di Ventoso

Mi diletta la sera con la nebbia,

con l’inverno che sibila alla Luna,

con il silenzio dell’ora di cena

mentre bolle la pentola sul fuoco..

con questo senso di freddo in rivolta

e questa desolazione infinita

e questi gridii dalla buia campagna,

un abbaiar di cani di cascina,

uno stormir di ramora svestite..

di ramora che regnano sul mondo

senza foglie di porpora regale.

Oh Ventoso! Tu adesso il tuo principio

volgi e mi copri la Luna assonnata..

la Luna che riposa assente come

un luccicar soffuso in tanto buio.

Così è la nostra idilliaca vicenda

d’Amore e Pöesia!

Piove un lume leggero sulle chiome

dell’oblio nebuloso.

Dipinto di Anders Andersen-Lundby (1841-1923), Paesaggio invernale con un Contadino nei Pressi di un Carro con Cavallo (Bonde med Hestespand i Vinterlandskab), Tardo-Romanticismo, Realismo, Accademismo danese, 1882. Olio su Tela, Dimensioni 85,5x115,0 cm. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Sabato XIX Febbraio AD MMXXII.

mercoledì 16 febbraio 2022

Santa Giuliana. Lied ohne Musik. Romanza senza Musica.

Perché, oh nebbia, devotamente inebri

il mio vïaggio dalla mia finestra

nella campagna muta, un pugno bianco

che desolato si popola di ombre?

Perché nella mattina nuova gli ebbri

tuoi occhi folgoreggiano nella festa

del borgo che si sveglia ancora stanco

come Anime perdute dalle tombe?...

Ma suona il campanile l’alemanna.

Oh Anime, andate e pregate Iddio e il Cielo!

Qui, invece, m’è una tristezza perenne,

un sagittar di angoscia e di dolore..

un naufragio nel verno e nel suo gelo.

Opprimente orizzonte mi tortura,

infatti, e chiamo invan la Vita intera,

invano chiamo Iddio: mi dica tutto,

il vero, il falso. Mi dica quante ore,

quanti giorni.. anni.. mesi mi rimangano.

Però è il Silenzio. Tace la Natura.

Tace la schiera degli alberi in lutto.

Tace il gracchiar del corvo che saltella,

che va sul cornicione della chiesa..

che va a Messa in mia vece, mio vicario..

che vede ancora ogni campo e ogni stella..

che nella presa porta il mio sudario.  

Ed è là, oltre il mantel del corvo nero,

oltre la nebbia, il filar dei cipressi,

il sogghigno finale d’ogni cosa,

irrisoria risata del Signore:

una piccola tomba senza rosa,

la Vita eterna dentro il limitar

del cimitero.

Dipinto di Caspar David Friedrich (1774-1840), Ingresso del Cimitero (Friedhofseingang), Pre-Romanticismo, Romanticismo, Pre-Simbolismo tedesco, 1825 circa. Olio su Tela, Dimensioni 143,0x110,0 cm. Galerie Neue Meister, Dresda (Germania).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì XVI Febbraio AD MMXXII.

domenica 6 febbraio 2022

Impressioni - Tremori e Brividi

Bianca la nebbia intensa il debbio infuoca

del Sol che luccica solo parole

giacché il suo incanto dai candidi manti

non s’è scorto. Ma qui freddo ormai è il Tutto,

un tremulo tremore di cotanti denti,

un brivido d’ebbrezza ebbra di breva,

un tristo sogghignar di truce inverno,

un ticchettio di tristezza tremenda…

Distrutto, trito nel tratto di strada

che porta a casa tra i brividi tetri,

attorno affogo in un tremito etterno.

Dipinto di Anton Jonsson Genberg (1862-1939), Paesaggio invernale con Montagne (Vinterfjällandskap), Impressionismo, Post-Impressionismo, Puntinismo, Realismo paesaggistico svedese, Inizi del Secolo XX. Olio su Tela, Dimensioni sconosciute. Collezione Privata
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Domenica VI Febbraio AD MMXXII.