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giovedì 25 agosto 2022

Sintomi di Autunno

Sento nel cuor le mie stesse canzoni,

dopo il tramonto ecco! la sera stanca;

viene così presto il buio.

E io so che è un sintomo del nuovo Autunno.

Alzo i miei occhi alle nuvole stellate:

nella Notte contemplo distrazioni

di Luna bianca che corrono sorelle.

E le mani dorate delle ramora

mi sussurrano dolcemente “Siamo

gialle come le stelle!”.

Dipinto di Viktor Mikhailovich Vasnetsov (1848-1926), Le tre Principesse del Regno sotterraneo, Tardo-Romanticismo fiabesco, Pre-Simbolismo, Simbolismo, Accademismo russo, 1879. Olio su Tela, Dimensione 152,7x165,2 cm. Collezione presso la Galleria Tretyakov, Mosca (Russia).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Giovedì XXV Agosto AD MMXXII.

mercoledì 21 aprile 2021

Idillio - Il primo Temporale di Aprile

Quanto fu ambita l’assenza dei tuoni,

delle nuvole di buio vestite,

del pomeriggio spento dopo pranzo,

delle canzoni dei vecchi oricalchi

dei lampi! Adesso, ardite

posse mi dicono urli di ombre e rabbia…

e avanzo.. e avanzo..

nel Temporale della Primavera,

volo di falchi selvaggi che piangono

grandine, mentre la lontana sabbia

dei campi mi è come un mare di fango

sulla pallida cera degli Elementi.

Ora, le foglie - al vento tintinnando -

mi chiamano per nome. Intanto, i rami

scricchiolano soffrenti e poi si spezzano,

resine sanguinando di dolore..

donde i loro richiami

mi ricommuovono…

Ma tu, amica säetta, dall’aspetto

invisibile etereo - consumandoti -

nel tuo chiarore mi annienti lo sguardo…

… E l’orizzonte mi si chiude agli occhi,

insulsa tomba della nostra pioggia.

Quadro di Ernst Ferdinand Oehme (1797-1855), Processione nella Nebbia, Romanticismo tedesco, 1828.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì XXI Aprile AD MMXXI.


sabato 15 agosto 2020

Ferragosto

E scorre via l’Estate, come un tuono

che rischiara le nuvole del Sole,

del quale al suono mellifluo, nel mare

lambiscono gli scogli i bianchi voli

dei gabbiani, e il giuocare dei fanciulli

con le arene accaldate o solitarie.

Ora, che è giunta la metà di Agosto,

e che suonano i bronzi, a Maria un po’

tintinnando, e che più mite m’è l’aria,

del settembrino mosto già mi viene

il sentore, e di tante prime nebbie,

e delle cene al buio, quando men lungo

il meriggio mi allumina lo sguardo.

Già cresce qualche fungo di settembre

per le campagne che so biondeggiare

davanti alle mie finestre e che domani,

forse, saranno amare paglie, campo

di battaglia per le aride cornacchie

e gli spigolatori. Già le rogge

mi guardan senza più acque, donde d’impeto

un gracidar di piogge e di ranelle

il mio cuor accompagnano alle tane.

Così trascorre l’Estate lungo i miei occhi,

e le ore belle di lei che infiora i prati

con i suoi fiocchi di candidi fiori,

e i suoi dorati giorni! Così, presto

l’Arbogna saluterà dalle querce

il piover delle foglie martellante;

e quando sarà Autunno e sarà nebbia,

perfino le stagioni copriranno

il proprio volto in un morbo ossessivo

di imperitura Notte e malattia!

Ivan Konstantinovic Ajvazovskij (1817-1900), L'Addio al Mare di Pushkin, Romanticismo russo-armeno, 1877.

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Sabato XV Agosto AD MMXX.

venerdì 4 ottobre 2019

Mattino di Città

Si riempiono di mattina le strade,
passeggiano per vie
le ombre irrequiete della città. E accade
che lasciano innumerevoli scie
questi riverberi amari di Vita,
sotto le nubi oscure
dell'ultimo Temporale. Ma cure
immani e prepotenti l'assopita
mia speme ora ridestano. E il silenzio
di un vïale rimasto solitario,
(e) l'amarognolo assenzio
della campana di scuola, e il divario
tra l'alba e il Sogno,
mi si aquietano un po' nell'affollato
oceano di un Caffè,
dove ho riposo dal duolo del Fato,
ma questo Fato c'è.

John Atkinson Grimshaw, Il Porto, Tardo-Romanticismo inglese, Fine del Secolo XIX

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Venerdì IV del Mese di Ottobre AD MMXIX.

sabato 28 settembre 2019

Sabato Sera

Sento un pianto di bimbo nelle tue ore,
o sera, e pigolar la gallinella
su un piccolo ruscello. S'aggiunge anche
il duro strillo della via ferrata,
dove, schiudendo la finestra, ho appena
scorto due o tre cornacchie mezze matte,
le quali, al sovvenir del treno, san
ben che è meglio fuggir via, e andar lontano.
Sento poi il fresco sospirar del vento
autunnale che annunzia tra pochi attimi
il doler dell'Ottobre nuovo, il qual
già mostra un po' delle sue nebbie torve,
e dei suoi giorni dimezzati. Io so
che adesso mezzo borgo dorme, come
fa l'onda dell'Arbogna, e che la piazza
giace deserta, a parte i due Caffé,
e la socchiusa porta della chiesa.
So che per il Curù, man nella mano,
vïaggiano appartati amanti senza
nome, lì, dove il vïale anche a me
sembra come se fosse di Parigi
con le sue lampe e il suo incanto natio.
Non so.... Ho sempre pensato che venuta
l'ora di sera d'un sabato assente
tutto diventi melanconia e noia.

Albert Edelfelt, Gli Innamorati, Tardo-Romanticismo finlandese, Seconda Metà del Secolo XIX

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Sabato XXVIII del Mese di Settembre AD MMXIX.

martedì 3 settembre 2019

Il Sapore della Sera

E sento lungo la sera i sospiri
della campagna che dorme. Ma so
che dimani verrà mietuto un campo,
che la paglia tra poco brucerà...
che è breve l'attimo in cui porta ogni onda
dell'Arbogna le prime nebbioline,
feconde al sonno nelle Notti buie
del nascituro Autunno. 

E ora che sento suonar le campane
nella foschia leggera di Settembre,
io riposo a occhi aperti con un pianto
nascosto di profonda nostalgia,
di cui non so né il come, né il perché.

John Atkinson Grimshaw, Notturno inglese, Tardo-Romanticismo inglese, Seconda Metà del Secolo XIX

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Martedì III del Mese di Settembre AD MMXIX.

De' tuoi Ricordi, o Estate, io mi beo ancora

De' tuoi ricordi, o Estate, io mi beo ancora,
e del tuo Sole fulgente, e delle bianche
tue rose, e delle tue ampie aurore. Ma ora
che l'Autunno rimiro, a queste panche

seduto all'ombra d'un ramo che sfiora,
io a quelle foglie or piango che già stanche
impallidiscono. E non m'innamora
questo Settembre, con le sue urla franche,

e i suoi sospiri leggeri e più freschi,
che seguono l'estremo Temporale,
quando declina - palpitando - Agosto.

Né sotto le ombre de' spogliati peschi,
o di sotto alle arcate delle scale,
al labbro m'è il sapor del primo mosto.

Alois Arnegger, Un Paesaggio autunnale con una Donna che trascina delle Fascine, Tardo-Romanticismo austriaco, Fine del Secolo XIX

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Martedì III del Mese di Settembre AD MMXIX.

Le Campane

E le campane di mezzogiorno odono
l'eco profonda della loro voce;
mentre io, da qui, con un lieve starnuto,
i miei saluti elevo al nuovo Autunno.
Né mi späurano i tigli che mostrano
le impallidite foglie, né a Settembre
questo senso di indegna nostalgia
che, mietendo, divora i mesti campi
dell'Agosto perduto. 

E so che di codesta Estate a me
non resta che un ossesso raffreddore.

Alois Arnegger, Una Foresta in Autunno, Tardo-Romanticismo austriaco, Fine del Secolo XIX


Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di III del Mese di Settembre AD MMXIX.

sabato 3 agosto 2019

La dolce Melanconia di Agosto

Oh Agosto! tu soggiungi; e il bel tuo Sole
il guardo suo al mio tacendo contrasta,
donde, per le campagne biondeggianti appena,
io di lui ora mi pasco. E udendo sacra
gioia, e folle pallor - al tempo istesso -
ripenso al pianto osceno che, lasciato
all'invernal stagioni, qui si placa.
Ma risalendo le cime dei monti,
e sognando i torrenti rumorosi
che al tuo cospetto, o Agosto, le vallate
lambiscono; e in quel sentir di sublime
incanto tra le faggete montane,
e i bàratri profondi... e in queste lunghe
sere, sempre più vicine al meriggio,
io dell'Autunno diggià intendo gli attimi
sì scialbi... E quando sulle città alpine
spreme la piova un nembo, in tanto oscuro
grigiore, forse mi torna Novembre.
Né il tuo Sole d'Estate splende ancora,
né ti mostri alle nebbie compatite
che il primo mosto mesce ai miei sospiri,
ai miei primi capelli dalle nevi
baciati.

Frithjof Smith Hald, Un Molo, Tardo-Romanticismo norvegese, Seconda Metà del XIX Secolo

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Sabato III del Mese di Agosto AD MMXIX.

sabato 20 luglio 2019

Gli Attimi del Sovrumano

E nella sera, con l'occhio-adamante
del Sole, io questa Estate ardito ammiro;
e nel mio sguardo, com'è quel di un'aquila,
e i di lei vasti orizzonti, e i vecchi monti,
e queste valli lontane e i di lor
profumi d'erbe e fiori, e il millenario
Spirito, e l'altre rocce in me racchiudo,
donde m'appago. Né m'è quiete o dolce
riposo in tanto istante; ma in me intendo
un'irrequieta possa crëatrice
sì ché ora ascolto le montagne intorno
che mi chiaman fratello, o forse, padre.
Vien caro allora desïare un bacio
dal labbro eterno d'Iddio, il Sovrumano.

Simeon Marcus Larson, Un Paesaggio scandinavo prima del Temporale, Tardo-Romanticismo scandinavo, Seconda Metà del Secolo XIX.


Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Sabato XX del Mese di Luglio AD MMXIX.

giovedì 20 giugno 2019

Infanzia

Com’era dolce il canto delle raganelle quand’ero
piccolo! Lungo le calde risaie,
per le strade sassose che passan tra i campi, nell’onde
astrifiammanti al prepotente Sole!
E ora quel canto non esiste più,
né lo sento nel cuor della campagna.
Ma solo un caldo opprimente di fuoco,
dalle nascenti spighe l’assillo di un corvo che pigola
urli di immensa e cruda solitudine.
Com’era dolce la mia infanzia!

Johan Christoffer Boklund, Una Vacanza in Barca, Tardo-Romanticismo danese, Seconda Metà del Secolo XIX



Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Giovedì XX del Mese di Giugno AD MMXIX.

martedì 18 giugno 2019

Attimi d'Estate

Fa caldo. Non riposo. Non ti penso,
oh sussegguirsi di irridenti Sogni!
Né m’è dolce l’olezzo delle pèrische,
oltre i recinti, bruciate dall’aëre;
né questo arcigno profumar di rose,
e questi canti di vagabonde ale,
o quei scialbi viator dei mar lontani,
gli albatri, i quai, si sollevano altrove,
oltre le bianche vele. Né mi è caro
questo tempo che scorre lento prima
di sera.
E m’è noia questo Sole che arde il gleso
del grano, uggia di Fato, è la mia Estate.

Hermann David Salomon Corrodi, Oasi, Orientalismo germanico, Seconda Metà del Secolo XIX



Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Martedì XVIII del Mese di Giugno AD MMXIX.

martedì 28 maggio 2019

XXX Maggio MCDXXXI

Oh Visionaria! oh misera fanciulla!
vanamente brandisci nelle mani 
imbelli e care questo eterno e truce
volto del Cielo... oh tu! esanime e atroce
diadema di capelli - sciolti a poco
in trecce etesie.... Non ti splende più luce,
non ti palpita più l'amata Croce,
ma ti consuma dolcemente il fuoco.

L'ultima volta in cui ti sei veduta
a uno speglio è menzogna.... - Ora sei un'Anima
nel vento - trascinata da impetuosi
occhi d'un Temporal di vèrgin Morte.

Ho lagrimato tanto sulla tua
sì spenta gioventù.

Carl Gustav Carus, Un'Urna funeraria, Romanticismo tedesco, Prima Metà del Secolo XIX.


Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Martedì XXVIII del Mese di Maggio AD MMXIX.

lunedì 27 maggio 2019

I Silenzi di Maggio

Scoppia d'un tratto impetuoso l'inquieto
tuono. Io lo sento; e nel meriggio scialbo
lambisce ancora questa piova rada
il mio desiderato ardore per
le rigogliose foglie del prunalbo,
per la campagna mal tenuta a bada
dal Sole, per le viole aulenti, e per
un'Estate tardiva.

Ho ancora in cuor silenzi di papaveri,
un prepotente silenzio d'Inverno,
e nella Notte attendo la risposta
di questa Luna estiva.

Simeon Marcu Larson, Un Naufragio al Chiaro di Luna, Tardo-Romanticismo scandinavo, Seconda Metà del XIX Secolo


Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Lunedì XXVII del Mese di Maggio AD MMXIX.

domenica 26 maggio 2019

La Tristezza della Sera

Ancor più tardi strillerà la mia arpa,
nel cuore della mezzanotte buia;
e il cinguettio delle rondini insonni
gemerà con la voce delle nottole che
- dormienti - copriranno nuovamente
con le loro ale questa blanda Luna
fuggitiva agli sguardi dei miei Sogni.
Ancora ho in petto una sera di lagrime,
la solitudine amara del vento,
di fuori, questo nuovo Temporale.

Eugene von Guerard, Monti, Tardo-Romanticismo tedesco, 1863



Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Domenica XXVI del Mese di Maggio AD MMXIX.

martedì 7 maggio 2019

UN ATTIMO NELLA SERA

Oh sera! così presto vieni a far
crucir le rane, i grilli sotto i miei
lagrimanti occhi!....
Oh mia sepolta, tu... - oh ombra di Vita,
inascoltata impronta di un Tramonto
fremente! così svelta mi colpisci
nel tuo meriggio lontano che muor!
Né la tua Luna m'è quiete, né il sonno
m'allumina le labbra di un profondo
ristoro; né la terra si apre, annera,
per inghiottire i miei Sogni dolenti:
il mio maggio, la mia aspra Primavera.

Eduard Dantan, Il Tempo scorre e svanisce, Tardo-Romanticismo e Simbolismo francese, Seconda Metà del Secolo XIX


Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Martedì VII del Mese di Maggio AD MMXIX.

lunedì 22 aprile 2019

Noia di un Giorno di Pasqua

L'ultimo tosco per la Luna attende
questa Notte furiosa, e un Sogno amaro.
Ma più non splende....
Né il mattino risorge. E ora, pur tacito,
è il caldo labbro del prossimo Sole
che spira sulle viole.
Oh mia Notte assassina, il tuo veleno
ha dissolta la voce dei miei Sogni!
Ha dissolto ogni fiore della mia
amata Primavera.

Enrique Serra y Auque, L'Ora dorata, Tardo-Romanticismo spagnuolo, Seconda Metà del Secolo XIX.


Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Martedì XXII del Mese di Aprile AD MMXIX.

Pasquetta MMXIX

Oh Pasquetta, le candide tue nubi
ora fioriscono onde di aspra piova,
e tanto Temporale, e molto vento,
e fulmini silenziosi! Ma intorno
veggo che sen gïa ancora l'ombra esausta
di questa Primavera non più nata.

Enrique Serra y Auque, Una Laguna, Tardo-Romanticismo spagnuolo, Seconda Metà del Secolo XIX.


Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Lunedì XXII del Mese di Aprile AD MMXIX.

martedì 16 aprile 2019

Les Gargouilles

Vide la Luna una pira di pietre.
La Notte impallidì di fiamme e stelle.
Una campana suonava funerea.
E per l'aure era una foglia di vento:
la Gargolla gridò del Diavolo arso
quest'orgoglio perenne.

Ormai l'organo non può suonare che un
silenzïoso Dies Irae per Pasqua.
Ormai una rosa di vetro non può
che riflettere un muto Tabernacolo
ghermito da Satana. Ormai i roghi crepitano,
e divorano le Anime degli ultimi
eretici... degli ultimi Santi. Amen!

Caspar David Friedrich, Il Cimitero della Cattedrale, Romanticismo tedesco, prima Metà del Secolo XIX


Massimiliano Zaino Di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Martedì XVI del Mese di Aprile AD MMXIX.

martedì 9 aprile 2019

Le Risaie

Così la Primavera mi si sveglia:
e questo Sole, e questa nuova alba, e altre
più risplendenti mattine in cotanto
vìver ora mi amano. E mi ritornano,
al fin, sì tante risaïe, il mar
dov'io confondo i Sogni della Notte,
il ghiaccio di una Luna che è rimasta
pallida prigioniera del mio Inverno.
Non fûr sì mai illusioni i miei bei fiori!

Charles Franҫois Daubigny - Le Paludi di Gylieu, Tardo-Romanticismo francese, Seconda Metà del XIX Secolo


Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Martedì IX del Mese di Aprile AD MMXIX.