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mercoledì 2 maggio 2018

OMBRE

Ombre furtive tra il piòver sen vanno,
e dìcono a maggio:
"Forse spegneste voi il cero de' i nùvoli,
il Sole!".
E appena dopo svanìscono. È tardi;
e i miei occhi non scrùtano
la Luna bianca,
né le lontane vette e l'alte pietre,
né questo caro sorriso di Vita,
né quel mellifluo fiòr che vibra e sogna,
e che saltella,
Amòr.
E quando suona del primo rosario
l'Ave, e come a me l'eco la riporta,
e mentre piove,
così mi pingo in solitario éremo;
e in questa steppa assente ci sono io...
io, e il Nulla.



Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Martedì I del Mese di Maggio dell'Anno del Signore Iddio Gesù Cristo, di Grazia, di Fede e di Pace AD MMXVIII.

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